Nel banchetto alla tavola del nobile medievale si manifestano i simboli del potere e del casato, si ostentano ricchezze, si stringono alleanze, si celebrano matrimoni, attraverso libagioni e spettacoli, che fanno parte del banchetto, nel quale le portate diventano esse stesse spettacolo.
La tavola diventa un il trionfo dei sensi, la vista per i colori dei piatti, il tatto per gli aromi delle spezie, il tatto per le dita che “assaggiano” i piatti prima della bocca, che ne assapora il gusto. Musiche e sollazzi vivacizzano il convivio, completano il piacere, rendendo “sensuale” il mangiare dei banchetti. Così il Medioevo nella sua cucina dei signori, spesso elaborata e mai grossolana, mostra una raffinatezza che non tutte le epoche hanno avuto.
Rosella Omicciolo Valentini ha collaborato per anni con “Cronache Medievali”, periodico di studi medievali, con due rubriche fisse: “In taberna” (cucina medievale) e “Il giardino dei semplici” (erboristeria medievale). Da tempo fa parte della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani).Collabora con il sito del Festival del Medioevo di Gubbio con articoli di cucina ed erboristeria medievale. Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato: “Mangiare medievale”, “Mangiare nelle taverne medievali“, “Le erbe delle streghe nel medioevo“.
Articoli dell’autrice, sullo stesso argomento, pubblicati sul sito del Festival del Medioevo di Gubbio:
– “Parmigiano sui maccheroni”
– “Frigger frittelle”
– “Biancomangiare, piatto cosmopolita del tempo”
– “Guillaume Tirel, in arte Taillevent”
– “Le buone anguille della cucina medievale”
– “Marzapane, magia d’Arabia”
– “Sedano, afrodisiaco naturale”
– “Mirabili dolci d’Oltremare”