Nell’immaginario collettivo le guerre combattute in epoca romana e greca, e poi medievale, sono ricordate come cariche di cavalleria o schieramenti di uomini che si scontravano in campo aperto. Ma è anche vero che schiere di ingegneri, carpentieri, falegnami e fabbri seguivano gli eserciti realizzando in loco le macchine per un eventuale d’assedio.
Frequenti sono, in questo studio, i parallelismi tra il mondo classico e il medioevo, continuità solo sopita dai contraccolpi generati dalla caduta dell’impero romano.
Alesia come il Crac des Chevaliers, Cartagine come Costantinopoli… la trattazione dei singoli strumenti, evoluzione di esperienze precedenti, ci consentono di respirare ancora l’odore della pece in fiamme, di ascoltare lo scricchiolio delle ruote di enormi torri d’assedio in avvicinamento. (Ennio Pomponio)
Giovanni Todaro è giornalista e scrittore. Collabora con diverse testate giornalistiche ed è stato autore e conduttore di un programma radiofonico della RAI di divulgazione scientifica naturalistica.
Buona parte del suo lavoro si svolge a contatto con la natura e in particolare modo con gli animali. Nel 1995, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e altri enti, ha fondato il Museo del bracconaggio e delle trappole di Bardi (Pr), di cui è stato direttore fino al 2004.
È consulente degli organismi competenti per quanto riguarda l’individuazione e la cattura di animali esotici fuggiti o liberati da ignoti in Italia. Vive e lavora nel Cremasco.