In mille anni la società cambia in modo radicale e parlare di mangiare medievale significa affrontare trasformazioni notevoli, legate alle modifiche del territorio, alla mescolanza di culture e ai commerci. Se nei primi secoli sopravvissero sicuramente abitudini culinarie legate alla coltura di cereali, olio e legumi, sul finire del medioevo predominava una cucina raffinata e ricercata.
Si tratta di un testo che, arricchito da un nutrito numero di ricette delle varie latitudini geografiche e culturali, delinea il quadro evolutivo dell’alimentazione del medioevo. Soprattutto focalizza l’attenzione, per quanto riguarda la cucina, sui secoli centrali forse i più identificativi, o più riconoscibili, di questo periodo.
Rosella Omicciolo Valentini ha collaborato per anni con il quadrimestrale “Cronache Medievali”, con due rubriche fisse: “In taberna” (cucina medievale) e “Il giardino dei semplici” (erboristeria medievale). Da tempo fa parte della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani). Collabora con il sito del Festival del Medioevo di Gubbio con articoli di cucina ed erboristeria.
Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato: “Mangiare nelle taverne medievali”, “Le erbe delle streghe nel medioevo“, “Alla tavola del nobile medievale“.
Articoli dell’autrice, sullo stesso argomento, pubblicati sul sito del Festival del Medioevo di Gubbio:
– “Parmigiano sui maccheroni”
– “Frigger frittelle”
– “Biancomangiare, piatto cosmopolita del tempo”
– “Guillaume Tirel, in arte Taillevent”
– “Le buone anguille della cucina medievale”
– “Marzapane, magia d’Arabia”
– “Sedano, afrodisiaco naturale”
– “Mirabili dolci d’Oltremare”
Recensione sul sito www.mangiaconsapevole.it