In questo saggio vengono illustrate le origini della stregoneria, attraverso i verbali d’inquisizione, da cui risulta che le streghe inquisite e condannate al rogo in Italia furono meno di quelle riportate dalla storiografia ottocentesca. Sul processo per stregoneria, celebrato nel 1588 vicino Viterbo ai danni di Prudentia, sospettata di essere una strega che succhia il sangue dei bambini, si innestano altri casi giudiziari d’Europa.
Il testo vuole ridare voce alle donne del passato, accusate da amici e da vicini di casa, e guardate con sospetto per certe abilità di curatrici o perché forestiere senza figli. Le streghe furono le colpevoli eccellenti di un’epoca di transizione in cui la donna aveva perso la sua sacralità.
Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da vent’anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti in tutta Europa nella stesura di progetti comunitari per il recupero e la divulgazione della memoria storica fino al Novecento.
Oltre a organizzare convegni e giornate formative ufficiali, anche col patrocinio del MIBACT, partecipa come relatrice a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” ed è autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche.