Lo studio dell’insediamento di Santa Maria in Carbonara di Viterbo ha permesso di evidenziare una serie di elementi studi relativi agli insediamenti dell’Ordine templare nella Tuscia. Due sono i caratteri emersi e che contraddistinguono la domus viterbese: un immenso patrimonio fondiario e la funzione di rappresentanza presso la curia pontificia.
Ne emerge un quadro complesso che vede la precettoria di Santa Maria in Carbonara di Viterbo inserirsi nelle vicende dell’insediamento in città.
Nadia Bagnarini, nata a Roma nel 1975, si è laureata in Lettere e Filosofia, indirizzo Storia dell’Arte Medievale, presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
È borsista presso la Scuola Dottorale “Riccardo Francovich”, Storia e Archeologia del Medioevo, Istituzioni e Archivi, dell’Università di Siena. È diplomata in Archivistica presso l’Archivio Segreto Vaticano e dell’Archivio di Stato di Roma. Svolge inoltre attività di operatore didattico-storico dell’arte presso la Galleria Borghese di Roma e il Polo Museale Romano di Roma.
Per le Edizioni Penne e Papiri ha curato, insieme a Cristian Guzzo, il vol. II (anno 2012) della collana “Deus Vult”; ha collaborato anche al testo de “I templari nell’Italia centro-meridionale“.