Agenda di storia templare: settimana dal 25 febbraio al 3 marzo

5 febbraio 1310: Gli inquisitori sull’Ordine del Tempio negli Stati della Chiesa si riuniscono nel monastero di San Pietro di Assisi per iniziare l’inquisizione nel Ducato di Spoleto.
26 febbraio 1231: Gregorio IX comanda all’arcivescovo di Reggio Calabria di adoperarsi con Federico II affinché gli Ospedalieri ed i Templari vengano reintegrati nelle loro proprietà.
26 febbraio 1294: Guglielmo de Skillacio, sindaco ed economo templare in Lentini, esibisce un privilegio dell’infante Federico, figlio di Giacomo III d’Aragona, con il quale si dichiara che una vigna situata nei pressi del fiume Salso è di proprietà dei Templari.
27 febbraio 1285: Fra’ Federico de Bargiis, precettore di Santa Maria del Tempio di Asti, è nominato in quell’anno procuratore della mansione templare di San Leonardo di Chieri.
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La chiesa templare di San Leonardo di Chieri (dal sito FAI-Fondo Ambiente Italiano)

27 febbraio 1303: Carlo II d’Angiò scrive a Santoro da Bitonto, a Giacomo da Peschici, al giudice Tommaso da Guglionisi che procedano alla trattazione della causa tra i Templari e gli ufficiali della Curia per il possesso delle masserie di Casanuova, Santa Lucia di Rivamorto e Macchia Pentericia, situate nel territorio di Lucera.
1° marzo 1244: Viene tenuto un capitolo nella precettoria templare di Santa Maria del Tempio di Piacenza.
1° marzo 1285: Rolando, cappellano pontificio e canonico di Asti, sentenzia che il comune di Chieri deve riparare a proprie spese la casa templare di San Leonardo, danneggiata gravemente da un incendio; si stabilisce anche che, qualora la mansione fosse stata nuovamente danneggiata da un incendio, il comune avrebbe dovuto risarcire i danni entro 15 giorni.
3 marzo 1291: Con una bolla emanata da Orvieto, Nicolò IV proibisce agli Ospedalieri ed ai Templari di accogliere nelle loro chiese gli scomunicati e di ricevere le loro elemosine.
3 marzo 1308: Fra’ Ekko, precettore dell’Ordine del Tempio in Boemia e Moriavia, concede in enfiteusi a Bocco de Chrawar ed ai suoi eredi, per 31 anni, il villaggio di Setteinz con il castello di Vreundsberk.

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